LUIGI LAMBERTINI (Nizza, 1932), giornalista, critico d'arte e promotore culturale, inizia la sua attività nei primi anni Cinquanta a Bologna scrivendo per "Carlino Sera" e "Nazione Sera". Seguiranno "Gazzetta di Parma", "Corriere della Liguria" e "L'Avvenire d'Italia".
Pubblica inoltre, in edizioni d'arte, una serie di racconti con incisioni di Piacesi, Tamburi, Radice, Reggiani e Veronesi.

Nel 1966 è assunto per la RAI di Trento. Oltre al lavoro di redazione e di radiocronista dà vita a mostre quali il Premio Trento (1967), Unopiusei (1968), L'Incisione Trentina (1971) e a personali, fra l'altro di Santomaso, Radice, Veronesi e Dorazio. Notevole il suo apporto alla retrospettiva di Depero alla Galleria Martano di Torino in collaborazione con il Museo Depero di Rovereto (1969).
Nel 1970 è a Roma ai servizi culturali del Giornale Radio. Lavorerà poi al GR2 e, fino al 1994, a Radio Uno come capostruttura. Già socio dell'AICA (Associazione Internazionale Critici d'Arte), dal 1984 al 1993 fa parte del consiglio d'Amministrazione della Quadriennale Nazionale di Roma. Varie le collaborazioni a quotidiani ("Il Gazzettino", "L'Unione Sarda", "Kleine Zeitug" di Graz) e a riviste ("Le Arti", "NAC" e "Arte In").
Dal 1974 al 1989 scrive per
"Il Giornale" di Montanelli e dal 1989 al 2006 per "Il Corriere della Sera."
Alle introduzioni dei cataloghi generali di Victor Pasmore, 2RC (1980) e di Nino Di Salvatore, Electa(1992), si aggiungano monografie e partecipazioni a commissioni d'invito: Malerwochen (Graz), Premio Biella per l'Incisione, Premio Michetti (Francavilla) e Concorso Internazionale della Ceramica (Faenza). Nel 1973 ha curato a Livorno, con Lara Vinca Masini, Tempi di percezione (Aricò, Erben, Guarnieri, Leverett, Verna, ecc.) e nel 1974, ad Avezzano con Giuseppe Appella, la mostra di opere sia carta Spazio Memoria Progetto. Assieme alle antologiche di Max Bill e Fautrier presentava, fra l'altro, lavori di Carrino, Raciti, Strazza, Uncini e Vago.
Lambertini, che nel 1958 aveva messo in scena al Teatro Minimo di Bologna il suo atto unico Echi nel sole - tema l'incomunicabilità - darà inizio all'attività letteraria propriamente detta nel 1998 con Riccardo Licata, un aquilone, perchè? (Centro Internazionale della Grafica, Venezia, introduzione di Enzo Di Martino). In Cartacarbone (2005) verrano poi raccolti, sempre più caratterizzati da fantasie, metafore e ironia, dieci racconti scritti nell'arco di un cinquantennio (postfazione di Giulio Cattaneo, Edizioni della Cometa). Seguiranno nel 2009 Tempo in controluce (Valentina Trentini Editore) e, nel 2012, per i tipi di Riverdito, Gola di pietra.
Nel 2014 sarà la volta de La commedia dei furbi, sempre con La Cometa, (presentazione di Ivo Prandin). Nel 2015 il Centro Internazionale della Grafica riproporrà e con nuovi apporti, Un aquilone, perchè? (introduzione di Silvano Gosparini). Nel 2020 viene stampato Parole per Giulia (Giulia Napoleone) e, nel 2021, l'edizione numerata di Ciao Riva, promossa dalla Biblioteca civica di Rovereto, (introduzione di Gianmario Baldi).
Pochi mesi dopo, alla precedente donazione dell'intera raccolta di libri d'arte contemporanea Lambertini aggiungerà l'archivio di tutti i suoi scritti e circa centocinquanta testimonianze di artisti (dipinti, disegni e grafiche).
Nel 2006 aveva lasciato al Musma di Matera l'intera collezione di sculture. Attualmente vive a Sutri in provincia di Viterbo.


Nel 2013 Gola di pietra ha fatto parte della prima selezione nel Premio Strega


Ferdinando Albertazzi, Giuseppe Appella, Pupi Avati, Agostino Bagnato, Gian Filippo Belardo, Valerio Caprara, Antonio Castronuovo, Giulio Cattaneo, Arnaldo Colasanti, Sergio Dangelo, Franco De Battaglia, Enzo Di Martino, Gianni Faustini, Biancamaria Frabotta, Silvana Gaudio, Lidia Lombardi, Renzo Margonari, Carlo Merletti, Renato Minore, Samuel Montealegre, Giuseppe Neri, Gabriella Palli Baroni, Ivo Prandin, Ezio Raimondi, Bruno Rosada, Paola Rubbi, Luigi Tallarico, Lorenza Trucchi, Piero Zanotto.
INTERVENTI